Paolo proietti ha scritto:le cinture le hanno inventate i soldati olandesi.
nessun karateka giapponese le usava. lavoravano in mutande.
le arti marziali sono tecniche per i soldati e le forze di polizia.
si impara a mettere un avversario in condizione di non nuocere.
Dire che un'arte marziale é una tecnica di pace é una corbelleria.
dire che serve a portare la pace é giusto: tu scassi le balle e ti meno cosî stai buono!
é ipocrita dire che si impara a strangolare o a mettere al tappeto una persona con un pugno per la pace.
Elazar ha scritto:Nel Doyo poi, non si strangola il proprio avversario, ci si combatte, portando a lui il rispetto che lo stesso porta per te, il combattimento esteriore con un avversario, serve a modificare e rafforzare se stessi interiormente, al fine di affrontare il vero avversario che è dentro di noi.....
Come il katà, che è una forma di combattimento con più avversari invisibili, cioè i nostri difetti o imperfezioni...
Paolo proietti ha scritto:Le arti marziali nascono per la guerra.
e chiunque si avvicini alle arti marziali sogna di essere un guerriero.
chi studia il piano sogna di essere un musicista.
chi si cimenta con i pennelli sogna di essere un pittore.
chi sii allena colpendo un sacco o un compagno di dojo sogna in cuor suo di essere un guerriero.
il resto sono chiacchiere .
viveka ha scritto:comunque forse Paolo ha anche ragione quando dice che la nostra cultura, con riferimento anche alla religione cattolica, crea delle difficoltà nel capire le istruzioni di Krishna. ricordo che quando andavo al catechismo per la prima
mauro ha scritto:Concordo con Elazar.
Oltretutto mettere come "scusa" per l' uccisione, il concetto di "reincarnazione" (ti faccio un favore così ti reincarni in forme più evolute), a me appare oltremodo aberrante.
Se uccidi togli una vita: ora. Questo è un fatto.
La vita è per vivere, chi ha diritto di toglierla?
Poi ammetto situazioni nelle quali uccidere può risultare necessario per salvaguardare la propria di vita, o la vita altrui.
In questo senso comprendo l'esortazione di Krishna ad Arjuna: se non avesse ucciso lui, i suoi parenti lo avrebbero ucciso.
Certo, non si può dire che i Pandava abbiano usato un codice cavalleresco per questo: tutt'altro. Ed è questo che mi fa riflettere. Hanno vinto, ma senza onore. Il kali yuga sarebbe arrivato da lì a poco.
il codice cavalleresco esiste solo nei rom
anzi.
in guerra l'importante é vincere.
le arti marziali nascono come tecniche per uccidere, ferire o sottomettere un avversario.
il codice cavalleresco esiste solo quando ci si allena tra alleati.
ovviamenre.
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