Amore, dolcezza, compassione... Tara é decisamente presente. In nome di tutto ciò che ho ricevuto e continuo a ricevere da voi, vorrei dedicarvi questa pratica di ieri sera. È su paschimottanasana, una postura che amo particolarmente e che vissuta così, mi ha fatto pensare immediatamente all'onda e all'acqua.
Seduti, gambe piegate, piante dei piedi a terra, le braccia abbracciano le coscie in modo che il busto aderisca perfettamente ad esse. Le colonne sono allineate con il capo e il mento leggermente chiuso verso la gola. Seguo il percorso dell'energia: all'inspiro dalla base all'alto e all'espiro verso la base. Ujjayi é la respirazione che insorge. Ad ogni espiro le gambe si stendono sempre più, i piedi fanno piccoli passi in avanti, il busto rimane posato sulle coscie. Arrivando ad un punto di conforto con le gambe, sciolgo la posizione delle braccia e attivo il contatto mani piedi. Rimanendo nella postura, pratico mula bandha all'inspiro, pausa a pieno, uddiyana bandha all'espiro, pausa a vuoto. E`proprio nella pausa a vuoto in uddiyana che insorge l'onda dal sacro all'....infinito (? Forse?), in ogni caso verso Sahasrara. Mi diverto a "prenderla" ... fino a quando é possibile.
Vi abbraccio con affetto e con amore.
Loto