Messaggioda AT » 21 maggio 2012, 23:16
Per me esiste una Verità Assoluta, infatti credo in Dio. La Verità come l'Essere, come l'Eterno, al di là di ogni divenire. Saprai bene che la mente razionale non può dimostrare l'esistenza di Dio, e che la maggior parte dei razionalisti sono atei o agnostici. Tutto questo non dovrebbe però indurre a pensare che Dio sia un'idea vaga e inconsistente, ma solo a prendere coscienza della limitatezza e insufficienza della mente razionale. Io credo in Dio perché la realtà così come la conosco non si spiega né si sostiene senza Dio, ma quando parlo di realtà mi riferisco a tutta quanta la realtà che ho esperito, e non solo al mondo degli eventi studiabili e classificabili con la mente razionale. Per giungere a tale profonda convinzione, occorre un po' di quello che Pascal definiva come ésprit de finesse. E' un percorso altamente personalizzato e interiore, nel quale si confrontano e si coordinano tutte le funzioni dell'essere umano, e tutti i livelli di esperienza. Ma restando in tema: io affermo che esiste una verità sulla via della mano sinistra, una verità a diversi livelli: storico, etico, metafisico. Ad esempio, tu stesso hai fatto richiamo ad una storia delle civiltà e dello yoga. Se qualcuno venisse qui a sostenere che la via della mano sinistra non è mai esistita, o che nello yoga non esistono connessioni con la via della mano sinistra, o che in India nessuno mai ha seguito la via della mano sinistra, in nome di cosa si potrebbe confutare tale teoria, in nome di cosa si potrebbe associare tale teoria alla menzogna? In nome dell'utile? In nome della volontà di potenza? No, in nome della verità. Ad esempio, io sono interessato a conoscere la verità sulla via sinistra. Innanzitutto una verità di tipo storico. Successivamente, una verità di tipo etico e metafisico.
Più in generale, io sono convinto dell'esistenza di una Verità sui vari sistemi etici. Ti ho già parlato della mia idea in base alla quale sull'essere umano agiscono tre tipi di influenze, che ho chiamato influenze 1,2,3. Ora, di fronte ad un sistema etico e filosofico che volesse basare l'etica unicamente su influenze 1, ad esempio facendo della razionalità utilitaria il criterio etico fondante, io non mi accontento di dire che "non mi piace" o che "non fa per me". Io dico che si tratta di un'etica che contraddice la verità profonda sull'essere umano ed il senso più autentico della vita, chiudendo la porta alle influenze 2 e 3 ed unilateralizzando l'etica in senso utilitarista. E potrei pronunciare le parole "autentico" e "verità profonda sull'essere umano" in piena coscienza, senza alcun artificio retorico, perché il mio percorso esistenziale mi ha posto direttamente a contatto con influenze 2 e 3, e perché ho toccato con mano la loro insostituibile importanza. In altre parole, potrei condannare l'utilitarismo in modo non relativistico. Allo stesso modo, visto che ti dichiari un adepto della via sinistra, e che la via sinistra è basata sulle influenze 3, trovandoti di fronte ad un etica utilitarista, imposta da un collettivo aggressivo e razionalista, in nome di cosa potresti dire, anche solo a te stesso, che tale etica è una "pastoia per asini"? In nome di quella che ritieni essere la verità sull'essenza della via sinistra, che chiaramente trascende l'etica utilitaria. Avresti ragione nel farlo, oppure no? Questo dipende dalla Verità sulla via sinistra, e dalla Verità sull'etica in generale. Tale Verità è al di là delle personali convinzioni di ognuno, che hanno sempre il carattere di un tentativo che deve confrontarsi con le risposte della realtà a tutti i livelli.
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AT il 21 maggio 2012, 23:44, modificato 1 volta in totale.