Messaggioda Miranda Fey » 13 gennaio 2014, 23:33
Comprendo quanto scrivi, cara Jasmin, poiché la tua posizione non è distante da quella che anch'io abbracciavo, in tempi di maggiore ingenuità... La verità è che, purtroppo, il concetto stesso di allevamento (a meno che non si parli di una piccola fattoria ad uso privato, con mucche libere di pascolare e del cui latte ci si serva soltanto in occasione d'una spontanea gravidanza naturale dell'animale) è pressoché sinonimo di sfruttamento.
Purtroppo è arduo, per noi nati ben lungi dalla dimensione rurale, rendersi conto delle tante implicazioni della pratica dell'allevamento (anche di quello biologico, in sostanza): innanzitutto, essendo utili le sole femmine ai fini della produzione di latte e derivati, i maschi della specie allevata devono necessariamente essere eliminati; in secondo luogo, affinché l'animale produca latte, esso deve aver partorito un cucciolo... Ciò implica (il che avviene nella quasi totalità dei casi anche nelle fattorie biologiche, purtroppo) l'inseminazione artificiale di queste povere bestie, e gravidanze continue e forzate che sfiancano l'animale fino a ridurne la vita ad un quinto della sua normale durata.
Senza contare il fatto che i cosiddetti "animali da fattoria" costituiscono in sé una creazione (o meglio, il frutto di una selezione "eugenetica") dell'uomo: esseri resi inadatti ad una vita naturale, perché potessero dipendere dai loro carnefici e aguzzini, gli esseri cosiddetti "umani"!
E' terribilmente triste, ma vero: dietro ogni gustoso pezzo di formaggio o bicchiere di latte si nascondono lacrime, sudore e sangue animali. E non dimentichiamo che stiamo parlando di prodotti, quelli caseari, che non solo non sono indispensabili, ma sono innaturali e addirittura nocivi per la salute dell'uomo...un uomo che non nasce affatto onnivoro, ma che si maladatta ad esserlo a causa delle pessime condizioni ambientali dei luoghi inospitali in cui si è trovato (o si è spinto, o è stato spinto) a vivere!
Mi auguro che tu abbia modo, piacere e tempo di approfondire la questione, amica mia...
Augurandoti una felice e lieta notte,
Gemma
"Questi sono i Segnali per le Locande della Natura/
Il suo aperto invito/
A Chiunque sia affamato/
A gustare il suo mistico Pane"