प्राण prāṇa , è dio nella forma di वायु vāyu il vento
si può dire che è figlio della "dea कुण्डलिनी kuṇḍalinī"
è la forza universale che genera l'attività.
हठयोग haṭhayoga è la disciplina che lavora sul prana.
i चक्र cakra ad esempio potrebbe essere intesi come rappresentazione delle modificazioni del prāṇa.
i petali dei loto che li rappresentano sono le nadi lungo le quali il scorre e le lettere dell'alfabeto sanscrito inscritte nei petali sono la qualità e l'intensità del prāṇa che scorre in quella precisa nadi.
è la vita stessa in relazione alla guaina pranamayakosha collegata ad anahata cakra ed a vishuddha cakra.
uno yogi può percepire, direzionare, modificare i vayu.
in linea di massima dire in quel posto c'è molto prana" non ha molto senso in quanto dovunque vi sia manifestazione vi è prana.
è una questione di accordo non di quantità
se si è in accordo con una determinata vibrazione si percepisce come positiva.
vero è, però, che ci sono dei luoghi, delle persone , delle situazione che, oggettivamente, ricaricano l'energia di taluni , ma lo yogi dovrebbe essere in grado di rimuovere i blocchi energetici , di direzionare e di cambiare l'intensità del prana.
scrive samkara, vivekacudamani 95.
segue il prana che diviene: pràna, apàna,vyàna,udàna,samàna secondo le molteplici funzioni loro inerenti o secondo le modificazioni che subisce, come avviene per l'oro o per l'acqua.
Ci sono 5 tipi di pràna o vayu (in realtà sono 10, 5 minori e 5 maggiori) ognuno con proprie funzioni, ritmo e direzione.
prāṇa "domina" la zona che va dal naso al cuore ed è in rapporto con la parola ,il cuore ed i polmoni.
è caratterizzato da un ritmo alternato, una specie di doppia spirale su un piano orizzontale facilmente sintonizzabile con il ritmo respiratorio, una delle sue funzioni è appunto la respirazione.
lo si collega al V° cakra(Etere)
Vyàna è quello che i cinesi definiscono Ch'i prenatale.
è l'energia vitale che pervade tutto l'organismo.
è il "tipo" di prana che circola uniformemente nelle nadi.
segue i ritmi cosmici di giorno e notte.
la sonnolenza e il risveglio possono essere considerati sue funzioni.
si espande e si ritrae.
è collegabile al IV° cakra(aria)
Samàna domina la parte del corpo che va dal cuore al plesso solare (ombelico) e riguarda il nutrimento e l'assorbimento del cibo.
è collegato allo stomaco e , diciamo, al III° cakra(fuoco).
la secrezione è una delle sue funzioni.
si potrebbe visualizzare come un movimento su un piano orizzontale, dall'esterno all'interno e viceversa.
Apàna è il prana dell'intestino.
la sua funzione è la escrezione e riguarda la parte del corpo che va dallo stomaco ai piedi (II° cakra)
è visualizzabile come un movimento verticale discendente , dall'alto verso al basso.
Udàna si trova tra il naso e la fontanella (sesto cakra) ed è in rapporto con il naso, gli occhi e il cervello.
è visualizzabile come un movimento verticale verso l'alto.
udana è l'energia che porta lo sperimentatore fuori dal corpo durante il samadhi e dopo la morte.
è responsabile del movimento degli occhi verso il centro della fronte (Sambavi mudra)
i prāṇa sono in rapporto tra di loro.
il movimento ascendente di udàna una volta "direzionato" reindirizza tutte le aree vitali del corpo .
si può intravedere in questo direzionarsi di Udàna , in parte, ciò che è definito rettificazione mercuriale ed è rappresentato dal cambio di direzione dal basso in alto, dei petali del Loto che simboleggia il cakra del cuore.
tutti i processi psicofisici possono essere considerati come il prodotto dell'azione combinata dei vari prana.
il praticante potrà osservare ad esempio il processo dell'eccitazione sessuale, o dell'addormentarsi o dello starnutire o dello sbadigliare e collegarli ai vari vayu.
sapere percepire i ritmi e le funzioni dei vari prana e saperli indirizzare, sia all'esterno che all'interno, è la base di tutte le tecniche psicofisiche finalizzate alla guarigione del corpo e al mantenimento della salute .
i 5 vayu costituiscono la guaina dell'azione (Pranomayakosa) e ciascuno di essi, come si è visto, è dotato di qualità, cioè ritmo e direzioni.
il Pràna vayu è essenzialmente diretto verso l'interno, nel senso che la inspirazione è considerata la direzione primaria (dall'esterno verso l'interno) ed è blu zaffiro.
Apàna vayu è scuro (color "nuvola del tramonto") e la sua direzione primaria è la discesa.
Udàna vayu è color del fuoco e la sua direzione primaria è ascendente.
Samàna vayu è color bianco latte e la sua azione è quella propria del solvi et coagula.
Vyana vayu è color argento ed è onnipervadente.
i 5 vayu hanno , come Arjuna ed i suoi fratelli, un'unica sposa: Kundalisakti che è anche la loro madre.
quando il loro ritmo è "unificato", kundalini "sale .
Tutti i soffi (venti,pràna o vayu) hanno natura "rajasica".
anzi si può dire che derivano dalla porzione rajasica di ogni elemento sottile(etere,aria,fuoco,acqua, terra).
Apàna simboleggia la metallizione, ovvero la formazione degli elementi grossolani: feci(terra), urina (acqua), gas (aria) tutte caratterizzate da calore (fuoco).
Udàna il "passaggio di stato" verso gli stati superiori di coscienza.
lo yogi può indirizzare i cinque venti nei vari percorsi chiamati Nàdi, tramite l'esercizio della volontà.
le nàdi , sono rappresentate dai petali dei cakra le principali sono Idà, Pingalà e Susumnà che si riuniscono nell'anja cakra (la centrale è il pericarpo, il petalo di sinistra ida, il petalo di destra pingala)
Susumnà è all'interno del Monte Meru (colonna spinale) e si dice che conserva in sé la vera forma del sole ( Sùrya svarupà) e la vera forma della Luna (Candra svarùpà).
Kundalini, salendo dal Muladhara cakra, porta all'unione di Sùrya e Candra, viste come energie positive ed energie negative.
da qui il nome Ha-tha yoga che significa appunto unione delle energie positive e delle energie negative.
Il movimento dei 5 prana nelle nàdi può essere indirizzato dalla volontà mente, ma la salita di Kundalini detta Satcakrabheda(penetrazione o divisione dei sei cakra) ha carattere di spontaneità.
Kundalini ,effetto e causa dell'armonizzazione dei cinque soffi vitali, comincia il suo moto ascendente in virtù di un "cambio di direzione" dell'inversione della direzione primaria dell'apàna vayu .
anzi di una modificazione di apana vayu chiamata kama vayu o vento del desiderio.
si tratta della cosiddetta Kundalini rotonda che si percepisce come un anello in cui l'energia scorre in senso antiorario ( verswo sinistra) nella zona del perineo.