L'AMANTE INDIANA

"la via del cielo è un arco che si tende.
l'alto è spinto in basso e il basso è spinto in alto.
toglie quel che è in più e aggiunge quel che manca."
"chi conosce la propria forza di maschio e conserva il suo posto di donna è come l'alveo profondo del mondo,la sua forza non cesserà più"
.
prima che scrivessi stavo leggendo un passo di Musashi:
prendi la spada lunga con scioltezza stringendola con indice e pollice,la mano non deve mai essere fiacca....
in linea di principio sono contrario alla rigidità sia per quanto attiene alla spada che al modo di impugnarla.
la rigidità è la morte.

"arrivava sempre all'improvviso.
suonava il campanello ed era lei.
Lo facevamo lì, in piedi, sull'uscio.
Poi,quasi senza salutarmi , si rivestiva, lasciandomi col groppo in gola.
A volte entrava come una ladra,di notte.
mi svegliavo e me la trovavo a fianco.
non riuscivo a fermarla che per poche ore.
una notte al massimo.
senza di lei la noia.
con lei .... a volte, la paura.
le piaceva mascherarsi.
una volta, c'era stato un terremoto, era l'83 forse?
E' arrivata con la valigia.
decisa a fermarsi.
dopo due o tre giorni sono scappato io.
che pirla!
ma avevo paura...
troppo impegnativo, forse.
pensavo di non vederla più.
invece dopo sei, sette anni una telefonata.
parto:
Hong kong, Singapore,Bangkock,Istanbul....mi fa girare mezzo oriente....mi lascia delle tracce,ma non si fa trovare.
sento il suo profumo nelle stanze d'albergo, nei musei...ma lei non c'è.
penso che si sia offesa.
avrebbe ragione!
dopo sei anni mi chiama di nuovo.
adesso fa la danzatrice.
balliamo insieme.
sono felice.
poi dopo un paio di mesi....
solo un biglietto: a presto!
all'inizio va tutto bene, sono gonfio d'amore e di sesso.
poi piano piano mi intristisco.
un pomeriggio ,ricordo che faceva un caldo infernale, mi chiama di nuovo.
E' a new York, mi aspetta.
E' un periodo magico...
autunno '98.
mi sembra di essere vivo per la prima volta.
ci lasciamo giurandoci di rivederci presto.....
e invece....
il tempo passa.
..
pensavo fosse in tibet o in giappone.
.... qualche giorno fa è entrata in casa.
non dalla finestra.
aveva le chiavi(non ricordo neppure quando glielo ho date).
senza dire una parola ha svuotato la valigia ed ha riempito gli armadi.
sembra decisa a restare.
due giorni fa mi ha detto che aspettavamo ospiti importanti ...ma non sono venuti.
o forse sono venuti e non ce ne siamo accorti.
o forse sono sempre stati qui.
chissà.
lei sicuramente lo sa (a volte mi sembra che sappia tutto!) ma non ho nessuna voglia di chiederglielo.
in qualche modo mi è indifferente il sapere o il non sapere.
ieri è uscita prima dell'alba.
mi sono svegliato e sono stato preso dal panico....
e invece sullo specchio, con il rossetto, aveva lasciato un messaggio: "UN SORRISO".
.
adesso è accanto a me.
o almeno credo.
che strano.
ciò che era temporaneo, provvisorio sembra adesso "permanente".
ma ciò che è permanente in realtà è una continua mutazione.
l'impermanenza permanente.
(sto dando i numeri...ma chissene frega...)
leggo con sorpresa ciò che scrivevo ieri.
che buffo! non lo ricordavo.
mi sembra di leggerlo per la prima volta.
mi aspetto che non duri.
che un giorno o l'altro parta per uno dei suoi insoliti viaggi
ma in fondo, in questo momento, non mi preoccupa.
sono come un bambino che scopre all'improvviso di non aver più paura del buio.
anzi notte e giorno sono così simili....
Chiudere gli occhi in questo periodo non ha alcun significato per me.
che le palpebre siano alzate o abbassate fa lo stesso.
.