anais ha scritto:davi ha scritto:Ma a che serve un superorgasmo...?
bah.......![]()
davi ha scritto:piu' che preoccuparti del risveglio di kundalini, sarebbe piu' importante trovare soluzioni per la fame nel mondo, inquinamento, profilazione digitale, violenza alle donne.
perdi il tuo tempo, saluti davi
Marco Rotonda ha scritto:E' un po' di tempo che non scrivo... forse alcuni di voi si ricorderanno... altri nuovi sicuramente no...
rimango sempre sbalordito da alcune affermazioni...
alcune tecniche sono talmente evolute che mi sembra così sciocco parlarne...
personalmente non ho seguito corsi vari... sono un po' strano e le cose, se le faccio, cerco di farle bene... quindi mi son preso su e sono andato a studiare un po' di sanscrito a Varanasi... dopo un paio di mesi sono stato introdotto al mio maestro e dopo alcuni giorni mi ha accettato... dopo un altro mese ho cominciato il mio sadhana... per un mese e mezzo ho recitato circa 125.000 mantra (sono arrivato a stare seduto circa 7 ore al giorno)... e alla fine di tutto ciò? Ho sbloccato il primo petalo del Muladhara (sappiamo quanti ne ha)!!!
Ora le cose sono due: o ho perso un sacco di tempo (non credo) o i corsetti del fine settimana lasciano il tempo che trovano... soprattutto per chi vuole risvegliare la kundalini...
Bah... rimango sempre più basito...
ll panchatattva è un rito così evoluto... neanche ad immaginarlo...
saluti
Paolo proietti ha scritto:
ciao marco,
è un pò che non ci sentiamo.
è incredibile come parlando di yoga e soprattutto di tantra si finisce sempre per dire le stesse cose.
penso che si dovrebbe tener conto di un fatto essenziale. non si può imporre la verità.
molti di coloro che si dicono interessati al tantra o alla filosofia realizzativa in genere desiderano in realtà coltivare in pace i loro sogni e le loro fantasie.
patanjali, nel primo capitolo degli yoga sutra dice (sintetizzo):
adesso comincerò a parlarti dello yoga.
lo yoga è la sospensione delle modificazioni della mente, l'ottenimento cioè dello stato o meglio del flusso, che viene chiamato nirodha.
ottenuto tale stato il veggente riposa nella sua vera natura,
nelle altre modalità invece si identifica con le modificazioni della mente:
ma cosa sono le modificazioni della mente?
per prima cosa diciamo che sono di cinque tipi e possono apparire penose ( negative) e non penose (positive).
questi cinque tipi possiamo così definirli:
1) giusta conoscenza.
2) non discernimento
3) immaginazione.
4) sonno.
5) memoria.
a me sembra di una chiarezza abbacinante.
il problema è che alcuni (spero non molti, aspiranti non hanno nessuna intenzione di rinunciare alle cosiddette modificazioni della mente.
preferiscono cullarsi nei sogni,nell'immaginazione, nella memoria ricostruendo un proprio mondo in cui tentare di soddisfare i propri desideri.
paolo
AT ha scritto:Paolo proietti ha scritto:
ciao marco,
è un pò che non ci sentiamo.
è incredibile come parlando di yoga e soprattutto di tantra si finisce sempre per dire le stesse cose.
penso che si dovrebbe tener conto di un fatto essenziale. non si può imporre la verità.
molti di coloro che si dicono interessati al tantra o alla filosofia realizzativa in genere desiderano in realtà coltivare in pace i loro sogni e le loro fantasie.
patanjali, nel primo capitolo degli yoga sutra dice (sintetizzo):
adesso comincerò a parlarti dello yoga.
lo yoga è la sospensione delle modificazioni della mente, l'ottenimento cioè dello stato o meglio del flusso, che viene chiamato nirodha.
ottenuto tale stato il veggente riposa nella sua vera natura,
nelle altre modalità invece si identifica con le modificazioni della mente:
ma cosa sono le modificazioni della mente?
per prima cosa diciamo che sono di cinque tipi e possono apparire penose ( negative) e non penose (positive).
questi cinque tipi possiamo così definirli:
1) giusta conoscenza.
2) non discernimento
3) immaginazione.
4) sonno.
5) memoria.
a me sembra di una chiarezza abbacinante.
il problema è che alcuni (spero non molti, aspiranti non hanno nessuna intenzione di rinunciare alle cosiddette modificazioni della mente.
preferiscono cullarsi nei sogni,nell'immaginazione, nella memoria ricostruendo un proprio mondo in cui tentare di soddisfare i propri desideri.
paolo
Sarà anche di una chiarezza abbacinante, ma a me non sembra che neanche Patanjali chieda di "rinunciare" alle modificazioni della mente, anche perché nessun essere umano può funzionare senza: memoria, sonno, immaginazione, giusta conoscenza. Dice solo di "sospenderle" per ottenere una esperienza diretta della "propria essenziale natura", cioè del Purusha.
Inoltre, si può far notare che c'è differenza tra "memoria", classificata tra le modificazioni della mente, e "passato", che è qualcosa di più di una semplice modificazione della mente, essendo dotato di una sua oggettività che va al di là della memoria.
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