lemahel ha scritto:mmm... allora missà che ho sbagliato sezione, epperò non esiste una sezione dal titolo:"Filosofia yoga e basta".
La soluzione al quesito da me posto non può venire da una migliore definizione di tantra, perchè il quesito era: come dare al corpo il conto e la soddisfazione che reclama, se, qualora gli dessi un dito, si prenderebbe tutto il braccio? Ma proprio lo yoga "pretende" che io gli dia "almeno" il dito, onde evitare turbanti complessi froidiani, e dimostrazione di ciò è il fatto che lo yoga presuppone per la coppia il "vortice" del tantra: senza complesso alcuno! Ora, io (gay) il dito al mio corpo glielo do sempre e comunque, perchè? Semplice! Quale fachiro etero è messo alla prova ogniqualvolta va a farsi una doccia? Risposta: nessuno, ma quello gay si. Quindi: io sono sempre teso verso l'eccesso e mi manca un "pensiero" che possa frenare tale eccesso, giacchè l'illuminata culura yogica proibisce di pensare l'energia sessuale come qualcosa di cattivo (ergo, propone il tantra). Pertanto, mi mortifico come il sacerdote cattolico? Ergo, abbandono la filosofia yoga e mi voto al cattolicesimo, certo da questo punto di vista molto molto più coerente?
Questa è la terza volta che preparo una "cena" con gli avanzi di quella precedente...
Sinceramente non comprendo che genere di risposte ti aspetti, come se sul forum ci fosse qualcuno qualificato a dartele.
Se io svolgo il lavoro di fornaio è inutile che me la prenda con lo stato perchè non mi da i contributi che da al macellaio.
Io credo che il tuo errore o conflitto sta nell'identificarti in qualcosa che non sei( dicendo io sono gay ti identifichi in qualcosa che è transitorio mentre trascuri ciò che sei veramente), per te è importante vivere la tua sessualità? Ebbene, vivila, chi te lo impedisce, il primo a non avere pregiudizi devi essere te stesso, sembra che qualcuno ti debba dare un pass.
L'uomo da quando è nato vuole leggi che poi non è in grado di rispettare, è un'attore in cerca di una platea che gli dia conferme, quando in realtà le deve cercare dentro di sè.
Se ciò che fai ti fa star bene è giusto, altrimenti è sbagliato.