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Yoga: Asana, le Porte su Infinito - Ritiro di Primavera |
data: |
30 maggio - 02 giugno 2015 |
ora: |
16:00 - 15:00 |
presso: |
Isola D’ischia - Hotel St. Leonard |
indirizzo: |
Via S. Gennaro – Panza – Ischia (napoli) - Panza - Forio D'ischia (NA) |
descrizione: |
Ritiro di Yoga e Watsu
Nella splendida cornice panoramica dell'Hotel St. Leonard, un'oasi di bellezza e tranquillità con vista sull'incantevole baia della Scannella, tra Forio e S. Angelo, trascorreremo tre giorni di profondo benessere, alternando momenti di pratica a momenti di profondo relax.
Il corpo e la mente si abbandoneranno facendo esperienza dell'Unità . Si praticherà all'interno, ma anche all'esterno, a contatto con la Natura straordinariamente bella del posto.
Il magico contatto con l'Acqua calda termale ci accompagnerà nell'esplorazione del nostro corpo, delle sensazioni, delle emozioni...
L'Hotel St. Leonard dispone di due splendide piscine, una esterna e una interna, ed è posto su uno sperone di roccia a picco sul mare.
La privacy e la quiete sono assicurate dalla sua posizione geografica.
Insieme andremo in esplorazione delle meraviglie nascoste in ogni singola Asana, approfondiremo ogni forma, individualmente, a coppia o in gruppo, cogliendone l'intima sacralità , la sua funzione unificante, calmante, rilassante, meditativa e profondamente guaritrice.
Il nostro lavoro si dispiegherà partendo dagli insegnamenti degli Yoga Sutra di Patanjali (Yoga Classico), ma immergendoci totalmente sulla tradizione dello Yoga del Kashmir trasmessa da Eric Baret, del quale alleghiamo un piccolo stralcio da un intervista:
"...perciò quando si abbandona l'abitudine a trattare il corpo come un oggetto, rimane qualcosa di sconosciuto, non più il corpo di memoria, il corpo di tensione, il corpo di desiderio, che sono i corpi del passato. Resta una sensazione.
Nella tradizione del Kashmir si lascia diventare viva questa sensazione e ciò richiede il non avere alcun legame psicologico con la sensazione; non ci si aspetta niente dalla sensazione, non si rifiuta niente, non si cerca niente.
Quindi, in questo spazio senza attesa, senza aspettativa, tale sensazione diventerà viva.
Normalmente la prima cosa che sentiamo fisicamente è una forma di tensione, di pesantezza, che la maggior parte delle persone cerca di rimuovere, di trasformare.
Ma quando cerco di togliere una tensione non faccio altro che spostarla. Al contrario, se ascolto la tensione, senza avere la minima intenzione di cambiarla, la tensione diventerà viva, comincerà a muoversi e un po' alla volta si dispiegherà .
Allora si lascerà tutta la sensibilità del corpo diventare viva nel nostro ascolto senza intenzione.
All'inizio emergono in superficie gli strati potremmo dire più opachi del corpo: la densità , la pesantezza, poi a mano a mano, gli strati più sottili di luce, vibrazione, radiazione diventeranno vivi.
Alla fine avviene dunque una trasformazione: questo corpo diventa radiazione, risonanza nella quale tutto ciò che è intorno si riflette. Questo processo di ascolto è quello che si chiama yoga in tutte le differenti tecniche. Lo yoga in tutte le sue versioni esiste unicamente per affinare l'ascolto e lasciare che tutti questi vari strati di resistenza appaiano uno dopo l'altro"
"L'obiettivo è raggiunto attraverso la pratica intensiva, questa pratica può essere leggera, moderata o intensa. Praticare yoga con intensità , ma in modo rilassato, genera armonia con il corpo fisico, La chiave del successo in questo senso è una pratica con impegno e passione, in questo modo diventerà sempre più facile e diventerà contemplazione. A questo punto si vedranno profondi risultati, toccando l'infinito si coglierà la propria unità e si supererà la dualità della vita" Yoga Sutra di Patanjali
Per ricevere il programma completo, per informazioni e iscrizioni scriveteci o telefonate! |
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note: |
3334524398 |
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